Sport e gravidanza
La gravidanza è un ottimo momento per intraprendere uno stile di vita sano, perché si è sotto stretto controllo medico e si è molto motivate a seguire una sana alimentazione ed abitudini che permettano di vivere una gravidanza serena.
Siamo motivate a fare il meglio per il nostro bambino. Da qui anche la possibilità di abbracciare uno stile di vita più sano e meno sedentario.
L’attività fisica in gravidanza è raccomandata da tutte le linee guida e i suoi benefici sono molteplici: aiuta a tenere sotto controllo l’incremento ponderale, riduce i rischi di aumento della pressione arteriosa e di diabete in gravidanza, migliora la qualità del sonno e il tono dell’umore, quest’ultimo aspetto può essere particolarmente d’aiuto nel post- partum quando una donna è più fragile sotto questo punto di vista. Inoltre rafforzare la muscolatura addominale e dorsale può aiutare a prevenire e risolvere dolori lombari e pubici di cui circa il 60% delle donne in gravidanza soffre in conseguenza agli atteggiamenti posturali che si hanno man mano che l’utero aumenta di dimensione.
Sono sufficienti 150 minuti a settimana, poco più di due ore, di attività moderata a settimana per vederne gli effetti positivi. Se prima della gravidanza si aveva uno stile di vita sedentario è bene iniziare in modo graduale, mentre se si era già discretamente allenate si può continuare a fare lo stesso tipo e durata di allenamento. Importante adattare poi l’allenamento alle diverse fasi della gravidanza e ai cambiamenti fisici che questa comporta.
Quali attività si possono fare in gravidanza?
Come regolare generale possiamo dire che sono da evitare le attività di contatto (calcio, basket, etc..) o dove il rischio di cadute sia elevato.
Sono invece consigliabili:
-nuoto e ginnastica in acqua
-camminata
-cyclette
-yoga, avendo cura di evitare le posizioni che possono favorire un eccessivo calo della pressione arteriosa
-pilates
-running e jogging, se praticate in modo costante già prima della gravidanza.
Controindicazioni all’attività sportiva in gravidanza
Ci sono tuttavia delle situazioni in cui per le condizioni materne o fetali è meglio evitare l’attività fisica-sportiva:
-presenza di cardiopatie significative materna
-malattie polmonari materne
-incontinenza cervicale
-gravidanze multiple a rischio di parto prematuro
-perdite ematiche ricorrenti nel II e III trimestre
-placenta previa confermata dopo la 26 settimana di gravidanza
-preeclampsia o ipertensione indotta dalla gravidanza
-anemia severa
Quelle elencate sopra sono le controindicazioni assolute all’attività fisica in gravidanza.
In altri casi bisogna valutare caso per caso insieme al proprio curante, ad esempio se la mamma ha un BMI (indice di massa corporea) molto elevato o se è al contrario la mamma è estremamente sottopeso o se la paziente è una forte fumatrice.
Chiedete quindi consiglio alla vostra ostetrica o al vostro ginecologo per avere le indicazioni sul tipo di attività fisica da svolgere durante questi preziosi nove mesi.
Articolo di Anna Martinelli – Medico Chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia
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