A Natale regaliamoci la gratitudine
Tempi difficili per noi gente che spera. Oltre alla temperatura di rigida c’è anche la consapevolezza che non tutto va come dovrebbe. Problemi di ogni tipo e natura, il sistema che non va, litigi a destra e manca. E la gratitudine viene inevitabilmente a mancare.
‘’A Natale puoi’’ accompagna da anni il periodo di festa. Tra alberi scintillanti si conduce la gara a chi ce l’ha più luminoso, chic, costoso. La corsa ai regali è estenuante, frenetica, priva del senso originario di dono. Non si regala perché lo si sente ma perché si deve.
L’ultimo panettone nel carrello, il menu ambizioso a cinque stelle e le solite cose, domande, persone il cui grado di parentela si perde nell’oblio dei restanti 364 giorni. A Natale puoi essere buono. Generoso. Persino più paziente di un santo. Ma a Natale potremmo essere anche tutti più grati.
L’ingrediente segreto della felicità? La gratitudine
La gratitudine è un sentimento assai raro. In una società devota alla frenesia del momento per la quale tutto è bello se materiale, non riusciamo più ad essere grati. E non dico gratitudine per modo di dire o, peggio ancora, questione di facciata. Intendo essere grati per davvero.
Nella gratitudine in fondo è riposto il vero ingrediente della felicità. Riuscire ad essere consapevoli della propria fortuna non è facile, soprattutto se guardiamo sempre dritto e mai poniamo l’attenzione su ciò che ci circonda e conta. Conta davvero
Sempre di corsa, col pallino del successo lì fisso. Completamente e perennemente insoddisfatti. Vogliamo di più e ci incazziamo, logoriamo, abbattiamo se non lo raggiungiamo finendo spesso per definire un’intera esistenza come NULLA.
Dimentichiamo tutto. Persino la gratitudine, di cui ci ricordiamo quando, guardando sempre avanti e correndo a perdifiato, la testa non la sbattiamo e anche forte al primo muro incontrato.
Affrontare la vita non è facile ma essere grati aiuta
E’ quando la terra ci viene a mancare da sotto i piedi che ci appelliamo alla gratitudine. La ritroviamo in uno spazio pieno di polvere. Semplice, quasi banale. Non brilla, è piccola. Passa quasi inosservata. Ma ci è fondamentale per essere felici.
Chi scrive questo pezzo l’ha più volte dimenticata e ritrovata quando si è resa conto che in fondo anche i periodi brutti, ostili, schifosamente complicati servono a qualcosa.
Avrei considerato questo Natale super. Il 2017 non è stato di certo un anno da buttare completamente: io e il mio compagno abbiamo avuto un lavoro, ci siamo tanto impegnati ma le nostre belle soddisfazioni le abbiamo avute. Non è stato certo facile, alcune parentesi nefaste le abbiamo incrociate e affrontate.
Ma volevamo rendere onore al Natale concedendoci un po’ di quella tranquillità meritata, desiderata. Appesa insieme ai decori natalizi per casa, dipinta sui nostri volti quando Dicembre lo abbiamo avvertito dentro.
Poi qualche giorno fa il calcio che tutto fa capitolare: lui perde il lavoro, l’azienda dove ha lavorato per un anno non rinnoverà il contratto e da Febbraio tocca rimboccarsi le maniche. Ancora una volta.
La lettera è arrivata tredici giorni prima del Natale. E sarei bugiarda se dicessi che l’ho presa bene. Perdere un lavoro non è mai una buona notizia, figuriamoci a ridosso del periodo natalizio…
Quando è una notizia del genere a mettere a repentaglio ogni tuo proposito c’è poco da fare. Piangere non serve, abbattersi nemmeno. E nemmeno svalutare l’impegno, smontare quanto di buono è stato costruito lo è men che meno definire la propria esistenza come sfortunata o, peggio, inutile.
Non distruggere, costruisci
In questi casi bisogna fermarsi e guardarsi intorno. Capire che finché nulla è finito sei ancora vivo. E se è finito si può sempre ricominciare.
Non svilire, non distruggere. Semplicemente rendersi conto di ciò che realmente abbiamo e siamo, lasciando perdere stupidi paragoni. Non deve interessarci se c’è di peggio o di meglio. Non è così che la vita si affronta e vive.
Ci sono rimasta male. Provo amarezza e tanta rabbia ma ho imparato a levigarle, perché se mi guardo intorno dovrei essere solo grata per ciò che ho.
Scriverlo fa bene. Te lo fa capire meglio, ti fa riflettere e fermare. Ragionare sul vero senso delle cose.
La gratitudine sta nelle piccole cose di ogni giorno
La verità è che non solo a Natale ma tutto l’anno dovremmo regalarci della gratitudine. Essere grati per tutto ciò che abbiamo. Piccolo o grande che sia.
Un tetto sulla testa. Pasti caldi sulla tavola. Occhi buoni che accarezzano l’anima. L’amore di chi ci vuole bene davvero.
L’acqua calda di una doccia interminabile. Le coperte d’inverno, il gelato d’estate.
Un abito bello e comodo. La musica a tutto volume mentre prepariamo il pranzo della Domenica. Un buon libro. Il suono di un pianoforte.
Le bolle di sapone. Il sorriso paffuto di un bambino. La spensieratezza del gioco. L’unione di chi si ama e rispetta ogni giorno, in ogni difficoltà.
La sciarpa, i guanti e gli stivali. Il costume, l’abbronzatura, l’odore di salsedine.
Una colazione golosa. Il piatto preferito. Una cena arrangiata sui muretti di una piazza.
L’amore di un genitore. La complicità di una sorella e un fratello. Prendersi per mano e andare verso l’orizzonte.
L’alba. Un tramonto più rosso del solito. Le montagne innevate, le sabbie incontaminate. Potrei andare avanti all’infinito. Snocciolare liste ed elenchi più lunghi di una Divina Commedia ma sarebbe inutile.
A Natale regalati un po’ di gratitudine
Ognuno di noi sa per cosa è grato. Ed è ciò che per questo Natale auguro a chiunque leggera fin qui: regalatevi un po’ di gratitudine.
Siate grati di ciò che avete, ogni santo giorno. Non risparmiatevi, ringraziate senza pudore chi vi ama e sostiene. Regalate il pregio di apprezzare questa vita per quello che realmente è.
Problemi, delusioni e amarezze fanno parte del gioco. Essere grati non è facile ma ogni tanto è bene ricordare quanto siamo fortunati nel nostro piccolo.
La gratitudine è come una bolla di sapone. Se riesci a realizzarla ti senti felice. Quel tanto che basta per osservare il mondo con gli occhi di un bambino.
Buon Natale a chi grato lo è stato, è e sarà ogni volta che si concederà il lusso di essere felice con le semplici cose di ogni giorno.
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