Settembre 22, 2020 0 Comments parola all'esperto

Benvenuto Autunno, buon inizio di questo nuovo domani

Settembre è ormai in corso, arrivato portando con sé moltissime nostre aspettative. In questi mesi difficili in cui si navigava a vista e si poteva solo aspettare la riconquista di piccole e nuove libertà, abbiamo spesso guardato a settembre come il mese in cui si sarebbe potuto ricominciare.

Scuola, lavoro, matrimoni, battesimi, tutto rimandato a settembre. Forse perché fin da quando siamo bambini con la scuola l’anno inizia a settembre e siamo portati a far cominciare tutto da qui. A fine luglio si tirano le somme dell’anno trascorso, si va in vacanza e ci si ripropone propositi di qualsiasi sorta affidati a settembre. Quest’anno forse vale ancora di più, abbiamo vissuto in una sorta di bolla temporale per tre lunghi mesi, che in realtà sono volati via senza lasciarci il tempo di sentirli vissuti, ma con una specie di sensazione di privazione totale, che non riguarda tanto quella del non uscire, o del non andare dal parrucchiere, al cinema, al ristorante, è più una privazione progettuale, la non possibilità di immaginare e costruire passo dopo passo il nostro futuro. E adesso, che questo settembre è in corso, quando dovremmo mettere in atto i nostri buoni propositi in realtà siamo ancora tanto frenati da una realtà che non ci consente di volgere lo sguardo altrove, ci spaventa, ci blocca, non ci permette di prendere decisioni.

Come tornare a una vita accettabile? Come proteggersi da questo virus?

Si parla moltissimo di come prevenire il Covid-19, delle conseguenze fisiche, ed è fondamentale adattarsi alle nuove esigenze per tutelare la propria salute e quella degli altri, ma credo sia importante ragionare anche su un altro tipo di benessere, quello emotivo. Dopo il lockdown sono aumentate notevolmente ansia, depressione, paranoia, irritabilità, insonnia, tutti stati d’animo correlati a uno stato di incertezza e perdita di fiducia. Incertezza verso il presente, verso il futuro, tutto ciò che abbiamo sempre considerato naturale è passato sistematicamente al vaglio delle probabilità: Posso? Devo? Va bene? È sbagliato? È giusto? Non c’è solo la paura di ammalarsi, di contagiare le persone care, di tornare in isolamento, ma il timore costante di non poter procedere in avanti, di tornare in quella bolla priva di senso che ha caratterizzato la quarantena. Una bolla difficile per chiunque, in qualunque modo si sia dovuta affrontare. Per chi è stato completamente solo, per chi è stato in famiglia, per chi ha lavorato con ritmi forsennati o chi non ha potuto lavorare, tutti hanno sofferto.

La paura, come parte del coraggio

Forse il buon proposito per questa stagione può essere prendersi cura di sé non solo indossando la mascherina, tenendo la distanza e lavandosi bene le mani, ma riconoscendo la paura come parte del coraggio. Il coraggio di guardare avanti nonostante tutto e di progettare a piccoli passi il proprio futuro, il coraggio di dedicarsi di nuovo alle piccole cose con fiducia, il coraggio di entrare in contatto con l’altro. Siamo fatti per stare insieme agli altri, i bambini, gli adolescenti, gli adulti, non bastiamo a noi stessi, non possiamo stare soli troppo a lungo, non possiamo immaginare un mondo senza l’altro, che sia persona cara o estranea. La nostra crescita, la ricchezza, la fatica, la soddisfazione o la frustrazione passano attraverso il contatto con l’altro. Vuol dire che noi siamo noi proprio grazie all’esperienza che facciamo nell’interazione con l’altro. Trasformiamo la paura in coraggio, impariamo da noi stessi e poi apriamoci al confronto con il mondo.

Il Covid-19 rimarrà probabilmente con noi per un po’, per cui abbiamo bisogno di cominciare a immaginare un futuro nonostante questo. Quindi benvenuto autunno, buon inizio di questo nuovo domani.

E tu, come stai vivendo questo primo autunno? Raccontaci la tua esperienza e chiedi pure consigli alla Dottoressa, sarà felice di risponderti! Scrivi a info@piuma.me