Ottobre 20, 2017 0 Comments parola all'esperto, Wellness

Allattamento e alimentazione

I cibi da preferire e quelli da evitare per il benessere di mamma e bambino

 

Contrariamente a quanto avviene in gravidanza, raramente le donne si informano adeguatamente su quale sia la corretta alimentazione da seguire durante l’allattamento.
Troppo spesso infatti non viene adeguatamente comunicato quanto questo sia un momento importante nella vita di un bambino. Diamo la parola alla Nutrizionista Caterina Cellai per capirne di più.

IL PROGRAMMING NUTRIZIONALE

Avete mai sentito parlare del Programming Nutrizionale? Per Programming Nutrizionale si intendono tutti gli interventi nutrizionali che sono in grado di avere un impatto significativo sulla salute di un bambino nel lungo periodo.
In pratica esistono dei periodi critici nello sviluppo del bambino (dal concepimento ai primi  2 anni di vita) in cui l’alimentazione può davvero condizionare la salute del futuro adulto, indirizzandolo verso una migliore o peggiore propensione a sviluppare malattie cronico-degenerative associate alla nutrizione.
L’allattamento, insieme alla gravidanza, è uno di questi momenti. Guardiamo nello specifico a cosa bisogna fare più attenzione: Una corretta alimentazione, bilanciata nelle sue componenti, deve essere mantenuta per tutta la durata dell’allattamento.

IL FABBISOGNO ENERGETICO DURANTE L’ALLATTAMENTO

Ricordiamoci che il dispendio energetico dovuto alla quantità di latte prodotto dalla madre nei primi mesi di vita del neonato è pressoché equivalente al costo energetico della intera gravidanza; quindi non dobbiamo pensare di fare una dieta per dimagrire, per quella è meglio aspettare la fine dell’allattamento, ma neanche dobbiamo pensare di mangiare più del dovuto

Le richieste nutritive della madre sono direttamente proporzionali all’intensità ed alla durata dell’allattamento. Ovviamente ci auguriamo che l’allattamento di ogni donna duri in maniera esclusiva almeno fino a 4-5 mesi (la soglia consigliata è quella dei 6 mesi), ma se per qualunque ragione si dovesse smettere prima dobbiamo ridurre un pò la quantità di calorie della dieta: infatti dopo il sesto mese di allattamento il fabbisogno energetico materno supplementare si riduce perchè la produzione del latte diminuisce

Un aumento nell’introduzione dei liquidi non corrisponde a un aumento del volume di latte prodotto; tuttavia, per mantenere un normale bilancio idrico, è necessario un aumento dell’assunzione di liquidi (di circa 700 ml/die, quindi beviti sempre un mezzolitro di acqua in più rispetto a quello che una donna beveva prima).
Le linee guida consigliano per la donna che allatta un aumento del consumo di proteine derivanti da alimenti quali il latte, pesce, legumi, carne, uova.

È importante introdurre alimenti contenenti calcio, perchè circa un terzo di quello che introduciamo verrà utilizzato per la produzione del latte. Per introdurre calcio senza aumentare troppo le calorie della dieta dobbiamo abbondonare l’idea di consumare più formaggi, ma limitarci ad assumere almeno due porzioni di latticini al giorno (basterà bere un bicchiere di latte al mattino e uno yogurt magro a merenda) e aiutarci bevendo un acqua ad alto contenuto di calcio (come l’acqua Lete, la Ferrarelle, la San Gemini.. ma ne esistono molte,individuabili leggendo l’etichetta sulla bottiglia).

SALI MINERALI e VITAMINE

Oltre a un maggior fabbisogno energetico e proteico, durante l’allattamento aumentano anche le richieste di alcuni sali minerali (calcio, fosforo, rame, zinco) e di alcune vitamine. Quindi mangiamo più verdure che possiamo ad ogni pasto e ricordiamoci di variare sempre, perchè ogni verdura /fresca e di stagione contiene nutrienti diversi e in diversa quantità
Una cosa che spesso non si dice ma che invece è importantissima è che in allattamento e in gravidanza apportare un giusto quantitativo di Omega3 è fondamentale. Molti studi stanno dimostrando che gli omega 3 assunti in gravidanza e in allattamento aiutino tantissimo nello sviluppo fetale soprattutto della componente neurologica.( Qui invece vi abbiamo ricordato quanto siano preziosi nel combattere il colesterolo). Non c’è bisogno di supplementazioni se si segue una dieta equilibrata, bastano 2 porzioni di pesce azzurro a settimana, una tipologia di pesce molto presente nel nostro mare mediterraneo che comprende pesci come aringhe, sarde etc. Ne troviamo molto anche in pesci come merluzzo, nasello, pesce spada, salmone etc. Contengono omega 3 anche il tuorlo d’uovo e le alghe.

IL RUOLO DEL FERRO

È utile fare attenzione anche al ferro, per evitare stati anemici tardivi, almeno fino al ripristino del normale ciclo mestruale e di iodio. Quindi si al sale iodato e agli alimenti ricchi di ferro come i legumi (in particolare le lenticchie) la carne etc. Ricordiamoci che aumentando il contenuto di acido ascorbico in un pasto che contiene alimenti contenenti ferro l’assorbimento di quest’ultimo aumenterà notevolmente; ci basterà quindi aggiungere del succo di limone ai secondi piatti per rendere l’assorbimento del ferro più efficace.

SOSTANZE DA EVITARE DURANTE L’ALLATTAMENTO

Tra le sostanze la cui assunzione è proibita ricordiamo l’alcool, in tutte le sue forme, perché l’alcool etilico passa nel latte e può provocare nel lattante sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea. Caffè, tè, cacao e bevande a base di cola vanno limitati per evitare il passaggio nel latte degli alcaloidi in essi contenuti. Per quanto riguarda gli edulcoranti sostitutivi dello zucchero, pur se sostanzialmente innocui nelle dosi abitualmente consigliate, il loro uso è sconsigliato durante l’allattamento.
La maggior parte dei composti chimici ingeriti dalla madre passano nel latte. Per questo motivo dovremmo consultare il medico prima di assumere qualsiasi supplemento dietetico, medicamento o farmaco o cibi dal sapore forte (spezie, aglio, cipolle, ecc.) che possono risultare sgraditi al neonato o che possono scatenare manifestazioni cliniche.